Terra di Simplipam

Il regno a mia immagine e somiglianza.

mercoledì 8 ottobre 2008

Argentina: la ricerca del paradiso, capitolo 4

Altre ore di pulman e una nuova dogana da attraversare per entrare in quella terra lontana ma tanto vicina a noi italiani: L'Argentina.


Qui un cittadino su due ha origini italiane e la cosa si capisce subito, ci si sente stranamente a casa e anche le persone ti sembrano famigliari. Più ci si avvicina a Buenos Aires e più la cosa risulta evidente.


La nostra prima tappa in questo paese è la città di "Salta" dove alla stazione degli autobus l'attenzione delle donzzelle fu immediatamente catturata dalla bella presenza di un giovanotto. Dopo mesi in giro, dispersi tra le ande, la carenza di tratti somatici, ai nostri occhi piacenti, cominciava a pesare e quindi la cosa condizionò la scelta dell'hostello dove pernottare e quello publicizzato dal giovanotto fu democraticamente scelto dal gruppo. Vi dirò che anche al maritino, da questo punto di vista, l'Argentina non dispiaceva, in giro un sacco di belle ragazze e finalmete le taglie indossate non superavano troppi spesso la "48".

Passimo a Salta alcuni giorni tranquilli in questo gioviale ostello, giocando a bigliardo e cucinandoci fantastiche pastasciutte. La prima impressione è sicuramente positiva e sopratutto rimaniamo affascinati dalle strade e locali pieni che caratterizzano la notte argentina. A mezzanotte sembra di essere in pieno pomeriggio, la gente gironzola per le strade, i parchi sono affollati e non ti senti certo solo. Il viaggio continua alla volta di Cordoba sede della più antica università del paese e piena di giovani. Anche qui troviamo un hostello proprio accogliente dove la prima sera la proprieataria organizza la serata a base di "empanadas" casalinghe. Tutti gli ospiti, copresi noi si danno da fare per aiutare, chi assiste nella preparazione della farcitura, chi stende la sfoglia, chi la farcisce e chi inforna e in poco tempo nei vassoi in giro per lo stabile decine di empanadas fumanti impregnavano di aroma i corridoi.

La sera successiva il nostro gruppetto, con l'aiuto di un italiano che vive li da un po decide di sperimentarsi in una attività molto praticata da queste parti "l'asado" (carne alla bracia). Andiamo al mercato compriamo una montagna di carne "argentina" succulenta, verdure, birra e mettiamo su una meravigliosa cena. La foto sotto vi potrà aiutare a capire quello che ci siamo mangiati. Considerate che la griglia che vedete era larga 50 cmm e lunga almeno un metro e come potete vedere era piena!!! che mangiata ragazzi e la carne...sublime!!!









Diciamo che questo si avvicinava molto alla nostra idea di paradiso per non parlare del passo successivo e cioè il nostro arrivo a "Mendoza" il regno delle case vinicole e qundi del buon vino.

Qui troviamo una sistemazione superba e per quello che ci offriva esageratamente economica. Per puro caso chiediamo informazioni in un localetto mentre eravamo alla ricerca di un posto per dormire. Il proprietario ci dice che lui affitta appartamenti ma noi naturalmente pensavamo che il prezzo fosse improponibile e invecce rimaniamo a bocca aperta di fropnte alla sua offerta. Per un attimo ci è venuto in mete che qualcosa potesse esserci sfuggito e invece passiamo una fantastica settimana sentendoci veramente a casa in una casa vera!! Mendoza hai nostri occhi appare meravigliosa belle piazze, un magnifico ed enorme parco e poi le cantine e tutti i vigneti che circondano la città. Passiamo una intera giornata girovagando con le bici prese in affitto tra le varie cantine locali, qui il vino è una forte attrazione turistica e ce nerenderemo subito conto dal bisnes che ci è stato organizzato sopra. Molte sono le cantine che per un insignificante assagino e la visita ti chiedono i soldi e non poco rispetto a quanto costa la vita in realtà da quelle parti ma che vuoi tutti cercano di tirare l'aqcua al proprio mulino!! Nel complesso la giornata è stata molto piacevole.

Da Mendoza ci dirigiamo verso la grande metropoli Buonos Aires, la città del tango e delle lunghe notti!! I primi due gg passano facendo i turisti, cartina alla mano e lonely planet tornando stanchi morti in ostello ma soddisfatti.
Dopo questi due giorni da veri turisti ci tocca salutare a malincuore le nostre due carissime compagne di viaggio che il 22 dic prendono il volo che le riporterà in Italia.
Il Natale e anche il capotanno lo passeremo magnificamente, ospiti di una meravigliosa famiglia i cui nonni sono del paese di mia nonna e che come tanti dopo la guerra furono costretti a imigrare verso nuove terre e loro scelsero l'argentina. Insieme abbiamo passato veramente delle bellissime feste e non smetteremo mai di essergli grati per la loro splendida accoglienza. A casa Loro abbiamo imparati ad apprezzare il tradizionale "mate" e i vari riti che accompagnano il suo sorseggiamento. Io pultroppo non ne ho potuto abusare in quanto mi dava effetti simili al caffè per cui ci dovevo stare attenta.
Lasciamo l'Argentina con una gran voglia di tornarvi in quanto sono molti i posti che non siamo riusciti a visitare. Per molti aspetti il paradiso non deve essere lontano da questi luoghi ed è proprio con questo pensiero che lasciamo Buenos Aires alla volta di Panama, questa volta in aereo.
L'Argentina deve essere esplorata con più tempo per questo ci riproponiami di tornare a visitarla...Patagoniaaa aspettaciiiiiiii!!!!

3 commenti:

Carlo ha detto...

Un viaggio raccontato in modo da evocare immagini, hai avuto la capacità di farmi immaginare visivamente le situazioni.
a presto.

cabubi ha detto...

E basta???
Dai, continua a raccontarci...

impeto ha detto...

solo ora ho letto il messaggio che mi hai lasciato in Ultimate Air on the G String

che dire ti ringrazio mille ^^